Fede e sapere. In mezzo scorre tutta la nostra storia. Che inizia nel mito, in Grecia. Poi, con la nascita del platonismo cristiano nellImpero romano, il pensiero greco è stato ereditato e plasmato dalla discussione su fede e conoscenza. È qui lorigine del pensiero post-metafisico. Da qui il racconto della sua genealogia deve cominciare. In quel momento epocale la filosofia si è appropriata dei contenuti essenziali delle tradizioni religiose per trasformarsi in un sapere capace di fondamento. Il pensiero laico che è venuto dopo Kant e Hegel deve a questa osmosi lidea della libertà razionale, insieme a tutti i concetti fondamentali della filosofia pratica che si accompagnano a questa idea di libertà e ci riguardano da vicino, ancora oggi. La storia della filosofia che Jürgen Habermas racconta è un corpo a corpo che dura millenni. Anche se questa è una storia epica, non racconta nessun destino: la filosofia, se contemplata lungo larco temporale di tutta la sua esistenza, è una successione irregolare di processi di comprensione che nascono in modo contingente. Questa genealogia esplora tali contingenze, una dopo laltra, e ricostruisce la strada lunghissima che giunge fino a noi. Lindagine sulle contingenze che muovono il pensiero rivela una necessità tutta umana: la necessità di un concetto globale di ragione. È il momento per la filosofia di guardare se stessa. Una storia della filosofia, scrive Habermas, oggi deve rispondere a questa domanda: Che cosa significa per noi lespansione della conoscenza scientifica del mondo? Per noi come esseri umani, come abitanti di questo tempo e come individui.
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