Insignita del premio Unesco per l'Educazione alla pace nel 1996, Chiara Lubich traccia in quell'assemblea internazionale i primi passi della sua strategia di pacificatrice evidenziando una dimensione personale e comunitaria, che ha radici nella fede, nella spiritualità di comunione e sa, a piccoli passi, tradursi in agire, in progetti, in cultura perché capace di scavare nel dolore, di farsi carico dei bisogni di chi è ultimo, di creare riconciliazione.
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