Il caldo torrido del primo pomeriggio di un giorno d'estate rendeva faticoso muovere anche un solo passo ed io, seduto all'ombra della veranda, rimanevo immerso nel silenzio. Fu allora che comparvero i ricordi. All'inizio li scambiai per miraggi. Era molto intensa la sensazione di trovarmi come in un deserto: solo. Niente voci, niente rumori, non una bava di vento, solo alcuni vapori ballerini che lentamente salivano dall'asfalto della strada sottostante. Il caldo gioca brutti scherzi, pensai. Quasi, mi alzai per lasciar perdere tutto. Ma non potei farlo perché in quelle stesse circostanze, anche un uomo come me, che non sono né un eroe né un mito, può avere il desiderio di ricostruire sulla carta una imperfetta, divertente e, perché no, illustre biografia. Anche uno come me. Uno dei tanti.
Anonimo -