In una società multietnica e consumistica si sente la necessità di avvicinare i giovani a una storia che solo da pochi decenni è uscita dall'alveo delle istituzioni ecclesiastiche. Ci sono però due grandi questioni che ci interrogano: la diffusione delle altre fedi religiose, che affascinano per il loro radicalismo, e la mancanza di valori profondi, che svuotano di senso il cuore dell'uomo, originando traumi psicologi e disordini morali, che nessuna mente eccelsa potrà spiegare del tutto. C'è bisogno di credere in Dio, e di ammettere l'esistenza di creature spirituali, tra cui primeggia lo spirito del Male, che striscia nelle menti e scava nei corpi.
Chi pensa che questo testo sia di parte commette un errore. Ho studiato scienze religiose e ho insegnato religione nelle scuole statali, ma per la tematica in oggetto, il cui anniversario ricorre quest'anno, ne voglio parlare come una pellegrina che s'incammina per un viaggio nell'anima del mondo, perché scelga la via del Bene.
Questo è l'obiettivo del testo, perché la Storia della Chiesa non sia concepita come storia di un'istituzione retta da una gerarchia che parla di un mondo irraggiungibile, ma quale testimonianza di un conflitto interiore dell'uomo, che continuerà fino alla fine dei tempi, perché siamo stati voluti, creati e amati, ma siamo provati nelle opere che la nostra stessa fede produce o nega.
Anonimo -