Unantologia di racconti scritti lungo larco di trentanni e proposti secondo un ordine tematico. Aprono quelli incentrati sullautore implicito: gioco di ambiguità semantiche dellespressione vera fede; la voce narrante scopre una sorprendente pedagogia felina; chi o che cosa muore in un incidente stradale; nella vicenda di un dipinto, la descrizione si fa narrazione. Seguono quadri e bozzetti narrativi sulla scuola, linsegnamento e non solo: imperfetto è parola chiave per raccontare le iterate inadeguatezze dellistruzione pubblica e dellio docente; il punto di vista dellalunno; il disagio esistenziale e ideale di un insegnante in pensione. Vengono poi varie storie che sintrecciano e pongono in relazione personaggi di narrazioni diverse, pur conservando lautonomia testuale: con la resipiscenza il gioco si fa vero e proprio scherzo linguistico; realtà e sogno si richiamano vicendevolmente, ma non sincontrano, e altrettanto accade per la vita e la letteratura. La raccolta si conclude con una straniante attualità. Parole pensate ma non pronunciate o magari dette ma inconsapevolmente. Su tutto una figura prevalente: la reticenza... La rappresentazione dellautore è ovunque presente, più che mai nelle vicende in cui si nasconde sotto mentite spoglie, così che i nomi sono sempre significativi, poiché tracciano spesso richiami intertestuali.
Anonimo -