Se mai qualcuno ha cercato narrativamente di ripercorrere l'epica western che il cinema hollywoodiano ha in vari modi rappresentato, questo è senz'altro Paul I. Wellman, scrittore e sceneggiatore celeberrimo nei decenni mediani del secolo scorso. Lo attesta questo avventuroso e affascinante romanzo ambientato negli aspri panorami cari a John Ford. Protagonista assoluto è Jubal Troop, che all'inizio è appena un ragazzo, lacero e perduto, alla ricerca di un lavoro qualsiasi che lo liberi dall'innata convivenza con la fame e iI freddo. Al suo attivo il giovane cow-boy ha soltanto una contagiosa vitalità, un'indomita resistenza
e un fiducioso ottimismo, che gli permettono di superare ogni più terribile esperienza e crescere in forza. Jubal è perennemente in fuga, e perennemente la sorte lo obbliga a ricominciare da capo, una volta sarà per causa di una donna, un'altra è il lavoro che va in fumo, un'altra ancora è la sua temerarietà a trascinarlo via da sicuri approdi. Anche se al fondo della sua irrequietezza c'è la speranza di ritrovare la donna amata e persa, Naomy, che poi rintraccerà e perderà e ritroverà ancora, per l'inevitabile 'happy end'. Campito in scene drammatiche e chiuse, che segnano l'evolversi di una travagliata esistenza, la narrazione attrae il lettore in un vorticoso susseguirsi di colpi di scena, celebrando al contempo un mito e la sua storia.
Anonimo -