Lasciata l'Elide, il Periegeta riprende il suo cammino, lento e attento, percorrendo, pellegrino pieno di 'pietas' religiosa e patriottica, strade e sentieri dell'Acaia. Questa prendeva il nome dall'antico popolo degli Achei, già per Omero sinonimo dei Greci tutti, ed era ricca, più che di monumenti, di storia, con due momenti culminanti: il primo quando gli Ioni, i primi abitanti della regione, sciamarono a fondare colonie sulle coste dell'Asia Minore; il secondo nel quale, con gli Achei, dopo secoli di relativa oscurità, la regione tornò al centro delle vicende della Grecia, dando il nome, e non solo il nome, alla Lega achea; la cui complessa e travagliata storia si concluse con la creazione della provincia romana dell'Acaia, di estensione quasi pari all'Ellade intera. Pausania dedica perciò molti capitoli alla storia della regione. L'Acaia, non priva di monumenti, o di loro resti, con una popolazione prevalentemente sparsa in quelle poche cittadine o villaggi ancora abitati, ma anche addensata in città popolose e attive, come Patre (Patrasso), diventa nella seconda parte del settimo libro oggetto della scrupolosa e minuziosa relazione di Pausania, che si attarda a descrivere luoghi e bellezze naturali, a raccogliere tradizioni, a rievocare riti e miti per lo più rari e curiosi. Questo volume offre il testo greco a fronte, il consueto apparato di note e corredo di illustrazioni che spazia dall'architettura alla scultura e a un'ampia e interessante scelta numismatica, inteso a soddisfare e a stimolare la curiosità del lettore.
Introduzione, traduzione e note di Salvatore Rizzo.
Anonimo -