Il "Viaggio sentimentale" esce il 27 febbraio 1768, e Sterne muore qualche settimana dopo, il 18 marzo. Ci ha lasciato la mappa di un viaggio in terre amiche, la Francia e l'Italia, in preparazione a un altro viaggio in terre sconosciute? Attraverso Yorick, un fantasma cui ha delegato la sua autorità di scrittore, ci fa sapere: "... uscii senza una meta - Ci penserò strada facendo". Così è la scrittura del "Viaggio", che insegue il movimento della vettura che inghiotte la strada aprendo nel tempo lo spazio segreto del piacere, non raccontato ma solo fatto percepire tra le pieghe dell'incessante conversazione. L'ambigua e mirabile cortesia che patina ogni espressione del secolo, qui è giocata come effetto retorico -una retorica sospesa tra due momenti forse antitetici della storia europea: illuminismo e romanticismo. Il risultato è quella semitrasparenza del senso, quella qualità perlacea e impenetrabile della prosa settecentesca che ci intriga e ci elude.
Anonimo -