Colta pienamente l'essenza di quanto realizzato dal cardinale Ippolito II d'Este a Tivoli, si comprende lo stupore che la villa desta in maniera subitanea nell'osservatore, contemporaneamente spettatore e attore all'interno di questo luogo immersivo. Giardino delle meraviglie, spazio sinestetico in cui ogni elemento contribuisce alla creazione di un ambiente unico e straordinario, il giardino della villa estense rappresenta, infatti, un fondamentale punto di svolta verso una nuova e inedita concezione dello spazio all'aperto ove la percezione del visitatore è arricchita dalle molteplici esperienze offerte in un ambiente affascinante e ricco di suggestioni. Ippolito, raffinato collezionista ed eccelso mecenate, ha saputo fondere, attraverso l'arte, l'architettura e il paesaggio, mito e antichità in una visione del tutto originale. In questo scenario le tecniche idrauliche, l'architettura, la passione per l'antico e gli studi umanistici, si integrano in un linguaggio sofisticato, alludendo a un complesso programma iconologico che accoglieva la ricca collezione di sculture antiche del cardinale.
Anonimo -