Con lo scopo di valorizzare un soggetto inedito, finora poco considerato dalla storiografia, cioè la Villa pseudo-fortificata nell'ambito dell'Italia settentrionale del XVI secolo, il progetto prende in considerazione un gruppo di ville del Cinquecento, situato nella valle del fiume Po (tra Cremona, Mantova e Ferrara) che si possono distinguere tra gli edifici del Cinquecento per tre importanti caratteristiche. Il primo tratto distintivo è sicuramente una pianta e un'elevazione particolari, progettate seguendo alcuni trattati inediti d'architettura. Inoltre, queste costruzioni si basano su un'esperienza eccentrica concepita per mezzo di riflessioni raffinate e continue su modelli creati per una élite di cittadini (feudatari e duchi), non per tutta la popolazione. In conseguenza del loro derivare da idee semplicemente abbozzate, molto lontane da una rappresentazione ortogonale e scientifica, nel corso delle progettazioni alcuni elementi degli edifici civili e, talvolta, alcuni elementi delle fortezze militari sono diventati tra loro interscambiabili, facendo assumere agli edifici un aspetto pseudo fortificato.
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