In questo romanzo si svela e precisa, a mano a mano che le pagine scorrono, la psicologia dell'atipico protagonista, Franchino Colotti, prigioniero di mille ossessioni, che con pervicace ostinazione colleziona tutto il collezionabile. Il Colotti è al centro dell'attenzione di alcuni amici che lo frequentano quasi quotidianamente, e per i quali rappresenta, nel suo stravagante dibattersi, la fonte di risa bonarie e l'oggetto di scherzi. La scelta di uno stile che a tratti ha coloriture vagamente ottocentesche, in cui si mescolano termini di gergo e tecnici, è un antico espediente letterario che propone un linguaggio alto per descrivere una materia spesso ordinaria. Un romanzo che fa ridere o sorridere, e tende a vestire di leggerezza un male di vivere e un'avventura umana ai limiti del dramma, qui in una versione ampliata, totalmente rivista e arricchita di nuove avventure.
Anonimo -