Costretto a letto dall'età di tre anni per una febbre reumatica che ne ha minato la giunzione delle ossa, il piccolo John Cromer osserva con la sollecitudine dello scienziato cui nulla sfugge il mondo intorno a sé. John racconta e reinterpreta la propria infanzia nella provincia inglese dove il tempo passa lentissimo con la candida, distaccata arroganza del bambino sapiente, precocissimo, intorno al quale tutto ruota, senza mai cadere nel patetico o nel lacrimevole. La convivenza con il dolore e l'accettazione della propria anomalia, insieme a una strana forma di serenità fanno sì che ogni cosa, anche le crudeltà di una fisioterapista che quasi annega i suoi pazienti, e persine un'iniziazione sessuale arrangiata tra letti e sedie a rotelle, assuma poi una sua solenne, bizzarra congruità.
Anonimo -