Questa raccolta di scritti sono frammenti di vita, vicissitudini umane dalle quali ho tratto ispirazione nel corso di diversi anni. La penna a volte è simile ad un pennello che tratteggia fedelmente la realtà, ma nel ritrarla può anche essere impietoso. Può rappresentare la vita nei suoi momenti più peculiari, allorché viene quasi colta in `flagrante' nei rituali quotidiani, pertanto, questi scenari sono riprodotti così come si presentano, senza esaltazioni o filtri semantici, strutture o sovrastrutture. Tratteggiando scorci d'anima e di pensiero, negli inediti selciati dell'esistenza umana, si fanno `incontri' che non di rado spingono ad immergersi fin nei fondali del mistero che ogni vita rappresenta, è in questi versanti che la miniera dell'estro può raccogliere a piene mani. Da qui emergono le `voci di confine', non si punta il bersaglio su trame di eventi scontati, ma su ciò che, in termini di esperienza, anche dall'ordinario si può fare emergere l'eccezionale.
Anonimo -