"Un libro avvincente e documentatissimo. La maggior esperta mondiale di criminalità organizzata giapponese ricostruisce la storia della yakuza e con empatia e passione smonta molti stereotipi, lasciandoci il ritratto di un mondo affascinante e complesso."
Il Giappone è uno dei Paesi più sicuri al mondo e insieme la terra natale di una mafia potente, pluricentenaria e tentacolare. La vita della yakuza, la mafia giapponese, è strettamente legata a quella del Giappone, e viceversa: la yakuza si occupa dei cittadini dimenticati dallo Stato, interagisce con la politica, partecipa alla vita economica e regola il mondo criminale.
Da diversi anni Martina Baradel ha fatto della yakuza il suo oggetto di studio e di appassionata ricerca. Il suo lavoro, basato sulle testimonianze di chi vive nel lato in ombra dell'ordinatissima società nipponica, le ha permesso di ottenere la fiducia di poliziotti e di membri dell'organizzazione, oltre che dei pochissimi giornalisti giapponesi che si occupano di yakuza e che mal tollerano la narrazione dominante di cui è oggetto. È proprio grazie a una serie di contatti fidati che riesce a ottenere l'appuntamento da cui prende le mosse questa investigazione, quello con il boss di una delle più grandi famiglie yakuza, Tanaka Jun'ichiro, nome di finzione sotto cui Martina Baradel raccoglie le voci e le vite di persone tremendamente reali. Incontro dopo incontro, Tanaka racconterà a Martina la sua vita tra successi e cadute, e così facendo le permetterà di ricostruire la storia degli ultimi settant'anni della yakuza, che è insieme quella degli ultimi settant'anni del Giappone.
Anonimo -