«Il punto di partenza dello yogin è sempre stato questo: solo l'Uno esiste. La separazione, la divisione, i confini sono provvisori, esistono a causa dell'ignoranza. Sono necessari, costituiscono un passaggio assolutamente necessario; lo si deve attraversare, conoscerne la sofferenza, vivendola, per infine superarla: non è la dimora finale, è solo un passaggio. Questo mondo è un passaggio attraverso la separazione, il divorzio. Se lo si attraversa e si comprende tale esperienza nella sua totalità, il matrimonio si avvicina sempre di più, finché un giorno, all'improvviso, ti ritrovi sposato, sposato con il Tutto: ogni separazione svanisce; e in quel matrimonio c'è beatitudine.» Prosegue con questo testo il lungo e dettagliato viaggio nella dimensione dello Yoga, accompagnati da un grande Maestro. In questo quinto volume del suo commento allo Yoga di Patanjali, Osho tratta dei passi essenziali che ritmano uno dei sentieri più antichi e più completi mai creati, in grado di portare chi pratica a uno stato di suprema pienezza e realizzazione.
Osho è nato a Kuchwada l'11 dicembre 1931 ed è stato uno dei più grandi maestri spirituali orientali. Il suo nome di nascita è Chandra Mohan Jain che modificò ufficialmente in Osho Rajneesh il 7 gennaio 1989. Conosciuto come “solo” Osho, ebbe una carriera accademica in ambito filosofico notevole finché non decise di abbandonarla per dedicarsi totalmente al mondo spirituale, divenendo uno dei più grandi maestri.
Alla base del suo pensiero vi sono l'amore e la libertà che confluiscono e
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