Una sfida di proporzioni epiche: l'acrostico più lungo del mondo scritto sul primo canto dell'Inferno dantesco, che è anche la chiave di lettura di questo testo, che narra di un satiro, e dei suoi vizi capitali. L'innocuo personaggio, che tradizionalmente nasce creatura mite e giocosa, si ritrova ben presto condannato, dalla tradizione cattolica, a un inferno popolato da maliziose quanto malvagie figure. Lo sfondo di questa storia di lotta tra il bene e il male lo offre Napoli; il campo di battaglia un giovane adolescente, gravato da vizi canonici e altri molto meno comuni.
Anonimo -