Libri sull'Afghanistan, sui Talebani e scrittori afghani
Da agosto 2021, l'attenzione internazionale è scattata nuovamente - a distanza di circa vent'anni - sull'Afghanistan, il Paese asiatico che è tornato in mano al regime radicale dei Talebani, in seguito alla decisione degli Stati Uniti di ritirare l'occupazione dell'esercito che da un ventennio controllava la nazione e collaborava con l'esercito locale.
Purtroppo, in pochi giorni, l'inesorabile avanzata dei Talebani ha sconvolto le sorti del Paese, riportandolo ad un radicale regime islamico e scatenando un'ondata di fuga da parte dei civili, purtroppo in molti casi repressa. Gli Stati occidentali, Italia compresa, stanno iniziando ad accogliere i profughi afghani che scappano dalla dittatura.
Perché è successo tutto questo? Che storia ha l'Afghanistan? Chi sono i Talebani?
Per rispondere a questa e tante altre domande, abbiamo raccolto i migliori libri che raccontano le vicende della nazione, per capirne tutti un po' di più.
Capire l'Afghanistan e le vicende del Paese
Missione fallita di Gastone Breccia
Edito Il Mulino, questo libro del 2020 di Gastone Breccia, docente dell'Università di Pavia, descive l'occupazione militare degli Stati Uniti in Afghanistan a partire dal 2001 e la sconfitta dell'Occidente che, a distanza di anni, emerge molto chiaramente. Anticipatore di qualche mese delle vicende che hanno sconvolto l'Afghanistan, descrive nitidamente la situazione controversa nel Paese.
Le speranze di costruire un paese stabile, democratico, capace di integrarsi nell'economia globale sono tramontate da tempo.
Gastone Breccia, Missione fallita. La sconfitta dell'Occidente in Afghanistan
Un anno in Afghanistan di Marco Henry
Dirigente d'azienda italo-belga, Marco Henry racconta il conflitto afghano con cognizione di causa. Il suo libro, scritto nel 2017 per Newton Compton, è infatti il risultato di un viaggio di un anno nelle aride terre asiatiche, alla scoperta di un mondo quotidiano devastato dalla guerra e dall'occupazione militare occidentale. Una situazione che oggi è cambiata radicalmente, ma che già qualche anno fa si poteva intravedere.
Non si tratta dell'epopea di un eroe, ma delle gesta di un uomo che compie con grande professionalità il proprio lavoro, e che in queste pagine ricostruisce la realtà di una guerra senza fine.
Henry Marco, Un anno in Afghanistan. Viaggio al centro della guerra
Il Mullah Omar di Massimo Fini
La voce di Massimo Fini, giornalista del Fatto Quotidiano, è sicuramente tra le più diverse in Italia. Affascinato dal Mullah Omar, storico leader dei Talebani, ne dipinge le caratteristiche e la nascita del movimento radicale islamico. Anche oggi, tra le righe del suo giornale, Fini non vede il ritorno del gruppo come un problema per il Paese del Medio Oriente, ma anzi ne dipinge i tratti di vantaggio che i cittadini afghani potranno avere. Un'opinione diversa, da ascoltare senza pregiudizi.
Ne vien fuori il ritratto di un uomo singolare, riservato, di poche parole ma attento a quelle degli altri, timido, quasi umile, e anche per questo adorato dai suoi, ma per nulla cupo, ironico e sarcastico, che arrivato al potere continuerà a condurre la vita spartana di sempre e non lo userà per arricchirsi o ritagliarsi privilegi ma per inseguire un suo sogno.
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Afghanistan una guerra infinita? Perché resistere e come uscirne
Michael E. O'Hanlon , Hassina Sherjan
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Grandi scrittori Afghani
Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini
Indubbiamente, Khaled Hosseini è lo scrittore afghano più celebre. Nato a Kabul nel 1965, vive da molti anni negli Stati Uniti, dove si è recato con la famiglia da ragazzino. Il suo romanzo d'esordio, Il cacciatore di aquiloni, è stato un importante caso editoriale nel 2003, quando vendette milioni di copie in tutto il mondo (Italia compresa). Il romanzo racconta di due giovani ragazzi, Amir e Hassan, che crescono insieme nella città di Kabul, che si mostra in tutte le sue contraddizioni. La grande gara degli aquiloni fa da sfondo ad un romanzo di crescita, passioni e dolore.
C'è una scoperta sconvolgente, in un mondo violento e sinistro dove le donne sono invisibili, la bellezza è fuorilegge e gli aquiloni non volano più.
L'ultimo lenzuolo bianco di Farhad Bitani
Nato a Kabul nel 1986, Farhad Bitani è uno scrittore ed educatore afghano. Da circa dieci anni, è impegnato in numerose organizzazioni internazionali per promuovere la pace e il dialogo tra culture e religioni. L'ultimo lenzuolo bianco è il suo libro più celebre ed è l'autobiografia che racconta la sua missione e le sue gesta. Da guerriero islamista a promotore della pace, è una storia da leggere, capire e analizzare.
«Sono tante, forse troppe, le cose che ho visto nei miei primi trentatrè anni di vita. Adesso le racconto. Ho lasciato le armi per impugnare la penna. Traccio i fatti senza addolcirli, senza velarli. Dopo aver vissuto l'infanzia, l'adolescenza e la prima giovinezza nell'ipocrisia, ho un tremendo bisogno di verità».
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