Perché "giacca e cravatta" è oggi sinonimo di eleganza? E vero che il mito dell'eccesso nasce in tempi recenti come risposta alla "norma" borghese? Siamo consapevoli, quando parliamo di "buon gusto" nel vestire, che esistono (pre)concetti che agiscono in noi come retaggio di una cultura dominante e che affondano le proprie radici in eventi clamorosi quali la Rivoluzione francese e quella industriale inglese? Dagli sfarzi di Re Sole all'abito da sposa di Chiara Ferragni, passando per il vestito di Anita Ekberg nel film "La dolce vita" o per la maglia metallica oro di Versace, Andrea Batilla racconta, con il consueto stile acuto e ironico, sette grandi momenti, sette icone della moda. Il risultato è un viaggio intorno e dentro al mondo del fashion lungo i secoli, suggerendoci in realtà un modo alternativo di "leggere" ciò che ci sta intorno. Perché, partendo dallo stile e da ciò che indossiamo o desideriamo guardando una vetrina o una pagina social, è possibile capire un po' meglio chi siamo. In chiusura di libro un invito a considerare non solo tutto ciò che esce dai nostri schemi consueti, ma anche tutto ciò che non è "eurocentrico", grazie alle storie affascinanti che si nascondono dietro a chador, burka, kimono, sari e molto altro.
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