C'è la storia di Dolores, affetta da un grave disturbo narcisistico, che partorisce una bambina e un paio di mesi dopo l'annega nel water perché "era brutta, un mostro". C'è la storia di Caterina che, ricoverata in una clinica psichiatrica in seguito a diversi tentativi di suicidio dovuti a depressione post-partum, riesce a eludere il controllo del marito e lascia cadere dal balcone la figlia, una bellissima bimba di pochi mesi, perché ha "capito" che "non stava bene". E poi, storie che sono l'epilogo di una tragica catena madre-figlia. Alla cui origine ci sono madri negative, aggressive o depresse, da cui le figlie non si sono mai staccate: madri terribili che non hanno ucciso ma che hanno creato le premesse per l'infelicità e la non-vita. E per finire ci sono storie di quotidiana "normalità": di madri terribili in quanto ottuse, stupide, vuote, fatue, dominanti e dipendenti, onnipotenti. Perché, in definitiva, la madre terribile non è presente solo nei miti e nelle tradizioni,, ma è l'ombra inquieta che alberga in tutte le madri, anche le "buone". E con il senso di onnipotenza della creazione e della distruzione inesorabilmente tutte le madri devono confrontarsi.
Anonimo -