Il racconto evoca i dialoghi immaginari tra un allievo e il maestro avvenuti dopo la morte di questultimo. Il maestro è Luigi Crocetti, una figura ben nota e indimenticabile nel mondo delle biblioteche: bibliotecario della Biblioteca nazionale di Firenze, studioso e insegnante di biblioteconomia, presidente negli anni 80 dellAssociazione italiana biblioteche. La morte del maestro suscita nellallievo il desiderio di conversare con lui su alcuni temi legati allattività delle biblioteche, relativi in particolare alla catalogazione semantica. Nei colloqui, complice lemozione per la scomparsa del maestro, si insinuano quasi inevitabilmente sentimenti, ricordi, descrizioni di paesaggi, semplici e un po ingenue riflessioni su alcuni temi della vita. Entrambi questi motivi sono accomunati dallintenzione di disporre il protagonista del racconto e il lettore ad ascoltare di nuovo la lezione del maestro. Seppure in forma narrativa, il testo ripercorre alcuni passaggi chiave degli scritti di Crocetti e intende anche contribuire alla ricostruzione della sua biografia intellettuale. In appendice, sono riprodotti due saggi dellautore sul pensiero e lopera di Luigi Crocetti.
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