Il camaleontico Francesco Maria Colombo è un uomo dai mille talenti: capace di scrivere la recensione di un concerto, di dirigere un'orchestra, di ritrarre tramite un obiettivo fotografico, di ideare e condurre un programma televisivo. Il suo motto è "tutti abbiamo bisogno di leggerezza, di volo, di sogno", e FMC (per gli amici e non solo) è uno specialista di bellezza: la cerca ovunque, ne parla, la evoca, la crea. I diversi mestieri che ha svolto - direttore d'orchestra, critico musicale, fotografo, scrittore - lo hanno sempre portato su questo sentiero. In questo libro traccia curiosi e avvincenti paralleli tra opera, cinema e pittura, svelandoci curiosità sulla Bohème, sul rapporto tra la Maya desnuda di Goya e l'erotismo nell'opera lirica, ma anche sul legame tra Audrey Hepburn e Billy Wilder.
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