Nel suo nuovo libro, "I barbari. Saggio sulla mutazione", pubblicato a puntate sul quotidiano la Repubblica tra maggio e ottobre 2006, Alessandro Baricco riflette su un fenomeno che ha osservato nel mondo intorno a lui, percepito dai più come un'apocalisse imminente e annunciato da una voce che suona come un grido d'allarme: stanno arrivando i barbari. Puntata dopo puntata, Baricco va a visitare i villaggi che già mostrano i segni del saccheggio e li racconta in pagine che hanno sempre la forza viva della narrazione e qualche volta la malinconia della memoria personale (sono le sue fotografie in bianco e nero). Vino, calcio, libri: dai luoghi esplorati emerge che non si tratta di una semplice invasione ma di una vera e propria mutazione e "quelli che chiamiamo barbari sono una specie nuova, che ha le branchie dietro alle orecchie e ha deciso di vivere sott'acqua". Un'incursione nel palazzo imperiale di Google rivela un universo con milioni di links (collegamenti) le cui traiettorie corrono in superficie e tracciano i sentieri-guida del sapere. Ne segue una nuova idea di esperienza e, con l'esperienza, di senso e percezione. In questo scenario c'è posto per l'anima? Una parentesi su musica classica, Nona di Beethoven e due famosi dipinti di Ingres apre scorci inattesi sul paesaggio dei barbari.
Scrittore, autore, drammaturgo, sceneggiatore, conduttore televisivo e speaker radiofonico: Alessandro Baricco non tralascia nessuna delle professioni legate al mondo della cultura e della narrativa. Nasce a Torino il 25 gennaio 1958 e nel suo percorso di studi si laurea in Filosofia e si diploma in Pianoforte al Conservatorio.
Esordisce nel mondo letterario con il saggio Il genio in fuga. Due saggi sul teatro musicale di Gioacchino Rossini, ma otterrà il successo meritato con il suo primo romanzo:
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