Il Calcio Fiorentino è la principale rievocazione storica organizzata nel contesto delle feste e tradizioni fiorentine promosse e gestite dal Comune di Firenze. La manifestazione rievoca, con costumi d'epoca, il gioco del calcio fiorentino come lo si giocava nel 1500. Dal 2011, il regolamento prevede che la finale si giochi il 24 giugno, nel giorno di San Giovanni, santo patrono di Firenze. Le partite si svolgono con un'alta carica di pathos e drammaticità in un'arena di sabbia allestita nella piazza di Santa Croce: evocando lo spirito dei fiorentini del tempo, la manifestazione coinvolge una parte consistente della popolazione locale, sia per l'effetto scenografico della sfilata, ma anche per la radicale fisicità del gioco, in cui quasi tutte le forme di contatto sono ammesse. Basato su una ricerca etnografica in collaborazione con l'Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, attraverso un strategia di ricerca definito dallo stesso autore «etnografia collaborativa» - fatta con i partecipanti e non sui partecipanti - il libro ricostruisce la storia e gli aspetti di interesse demoetnoantropologico della rievocazione, analizzandoli alla luce della riflessione contemporanea su temi quali il patrimonio, la tradizione, le identità territoriali e la relazione tra la città e i suoi abitanti.
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