Clacson, camion accelerando, nuvole di fumo, moto passando rasenti alle auto in fila, stress che viene assorbito dalla nostra anima e poco a poco, appare nel corpo, invecchiandolo, intristendo i nostri occhi. Ai lati delle strade centinaio di persone aspettando i grandi e lunghi autobus, che non sono mai sufficienti, persone in fila per prendere la metropolitana. Ma all'improvviso mi trovo nel silenzio assoluto, disturbato ogni tanto da un canto piacevole di qualche passerino. Lo stato di allerta non si era ancora abbassato, i nervi erano ancora tesi e pronti ad ogni occorrenza. Ci vollero parecchi giorni per abituarmi a quella nuova realtà. Quando finalmente sentii la natura mi abbracciare, capii quale vita assurda si viva nelle grandi città. Gli orizzonti sono bloccati dal cemento, i sogni dai conti da pagare, la felicità ammazzata dalla routine.
Anonimo -