Fortuna. Il disegno, di scarso pregio, rappresentava una donna dalle forme procaci, gli occhi bendati, in piedi sopra una ruota, con una frusta nella mano destra e una cornucopia nella sinistra. Fortuna, la dea della Buona e della Mala sorte, percorre gli spazi terrestri distribuendo alla cieca brutte batoste e buone occasioni. Jérome Faber tracciò in margine il segno 'deleatur' - da distruggere - che i tipografi mettono accanto alle parole da sopprimere. Per lui, Fortuna era il nemico da abbattere, la superstizione da annientare affinché regnassero soltanto la ragione, il calcolo, il limpido computo delle cose e dei fatti. Non lasciare niente al caso...
Anonimo -