"Uno dei libri supremi della nostra storiografia ... Il genio di Enea Silvio Piccolomini è quello di un fluidissimo affrescatore, che scivola sugli avvenimenti come l'alto bucintoro di Borso d'Este scivolava sulle acque del Po. Con agio pieno di grazia, passa da una storia all'altra: ogni vicenda è caos, disordine, sangue, ma la mobile e lieta prosa umanistica allontana ogni tensione: galleggiamo beati sulle superfici; e il flusso ci porta via, più lontano, sempre più lontano, in quella grande circolazione di mari, laghi, rivi, torrenti, fiumi che è la storia degli uomini". (Pietro Citati) Un'autobiografia in cui tutto il mondo politico e religioso del Quattrocento e tutta la vita dell'epoca risorgono e si trasformano con l'evolversi di vicende intricate, attraversate da un testimone-attore che compone la sua vita come un'opera d'arte e al tempo stesso come un disegno della Provvidenza. Fu uomo curioso di ogni aspetto della vita, pronto a coglierne i tratti essenziali per proseguire sulla lunga via che lo condusse a un glorioso e drammatico pontificato. Intrighi di Corte, di Curia e di Concilio, guerre, personaggi illustri o ignoti, vizi e perfidie dei potenti: tutto viene registrato con lo stesso acume. Una delle manifestazioni più piene del Rinascimento italiano proposta nella versione integrale basata sul codice dell'ultima stesura.
Anonimo -