"Fedele al suo ruolo d'insegnante, le `istruzioni per l'uso' che la Scarpa ci fornisce con questo libro aiutano ad arricchire di senso la relazione che intratteniamo con l'altro; ad organizzare (co-costruire) con ricchezza di semantica lo sfondo e il movimento (scena e coreografia) che danno vita, concretezza al quotidiano,inteso come teatro d'improvvisazione. Il riverbero interiore delle parole della Scarpa diventa gradualmente eco di un tempo in cui il `rito' rappresentava l'occasione per affermare il valore simbolico degli atti compiuti da un singolo e dalla sua collettività. Rispettando tempi e passaggi che conferiscono tensione narrativa ad una storia che è patrimonio comune, che è essa stessa - oseremmo affermare - appartenenza. La `comunicazione' per la Scarpa, quindi, non può che essere fortemente orientata verso il manifestarsi - mai definitivo, perché per sua natura è `precario' - di uno spazio comune e accogliente, in cui a ognuno possa essere possibile sentirsi a proprio agio, sereno e accettato."
dalla Presentazione di Gianluca Piscitelli
Anonimo -