Il volume raccoglie una serie di saggi che trattano in modo poliedrico alcuni aspetti della relazione, assumendo come filo conduttore il confine, che da un lato protegge e delimita l'identità, dall'altro riceve stimoli dall'esterno e a sua volta assorbe informazioni che favoriscono il cambiamento. E la natura umana stessa, nella sua complessità, a confinare con spazi e tempi differenti, a seconda del punto di vista da cui la si osserva. La relazione terapeutica, individuale e gruppale, la relazione familiare, il rapporto con gli adolescenti, nel contesto scolastico-educativo e sociale, la relazione tra la psicoanalisi, la ricerca e le neuroscienze trovano nel confine un significativo filo conduttore. Se il confine, da un lato, protegge e delimita l'identità, dall'altro, riceve stimoli dall'esterno e a sua volta assorbe informazioni che favoriscono il cambiamento. E la natura umana stessa, nella sua complessità, a confinare con spazi e tempi differenti, a seconda del punto di vista da cui la si osserva. Come nelle relazioni familiari, gruppali e/o educative il confine e le regole sono necessarie alla costruzione delle identità e alla salvaguardia delle stesse, allo stesso modo nella relazione terapeutica lo spazio-tempo condiviso da terapeuta e paziente sono intrisi di regole del gioco delimitanti le soggettività, nel comune progetto della cura, finalizzata a fornire al paziente la capacità di divenire un individuo autonomo.
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