«Criminali», di Einaudi Stile Libero, curata da Beniamino Vignola, raccoglierà storie vere, forti, a volte crude, veicolate attraverso cronache, reportage, biografie, atti processuali, racconti, romanzi brevi. Testi agili, svelti, che non superano le 100 pagine; opere spesso frutto di ricerche pazienti negli archivi o ingegnose invenzioni d'autore, che giocano tra il vero autentico pulp storico e la memorialistica a volte morbosa.
Presentiamo, non primi in Italia, Anna Katharine Green. Nata l'11 novembre 1846 a Brooklyn, New York, la scrittrice è considerata, piú ancora che pioniera del genere poliziesco negli Stati Uniti, la madre stessa di questo genere, ed equiparabile, se non altro in questo, a Edgar Allan Poe. I suoi personaggi hanno utilizzato con successo testimoni esperti, indagini mediche rudimentali, cadaveri trovati in luoghi inaspettati per tessere e svelare contemporaneamente interessanti storie poliziesche. La conoscenza del diritto penale, acquisita dal padre avvocato, l'ha opportunamente aiutata a dare un'aria di realismo ai suoi romanzi e libri e allo stesso tempo a delineare le tipologie che hanno caratterizzato e segnato il campo della narrativa poliziesca. Il suo romanzo d'esordio, Il caso Leavenworth, è anche quello che l'ha portata a un immediato, quanto duraturo, successo. Il racconto qui pubblicato è tratto da The Golden Slipper and other problems for Violet Strange, pubblicato da Green nel 1915, dove ella raccolse, «cucendole» assieme, nove delle storie che hanno per protagonista Violet Strange. The Doctor, His Wife and the Clock (questo il titolo originale del racconto) era stato però pubblicato da Green ben venti anni prima, nel 1895, per Dercum Press. Questa, se non c'inganniamo, è la prima traduzione italiana.
Anonimo -