Pubblicato dall'editore fiorentino Vallecchi nel 1920, "Le fantasie della giovane Aurora" è il quarto romanzo scritto da Giuseppe Lipparini. In una Bologna fremente di desideri sopiti e passioni travolgenti, la giovane Aurora ha ventitré anni, è bella e avvenente, ma non ha ancora avuto a che fare personalmente con l'amore. Nonostante i consigli della fidata governante Rosaura che la vorrebbe vedere maritata, anche solo per poter ricorrere all'adulterio e provare un po' di piacere Aurora si ostina a voler vedere nel sesso il compimento dell'amore, espresso al suo massimo grado. La sua è una lunga attesa: la ricerca di un uomo, che le trasmetta quel sentimento che lei ipotizza chiamarsi amore, sembra infatti destinata a trascinarsi in eterno. Romanzo densissimo, schiettamente umano, "Le fantasie della giovane Aurora" è anche un interessante affresco della società italiana di un secolo fa, sospesa fra sentimentalismo e cinismo borghesi
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