Gentilezza non è buone maniere o semplicemente "educazione" o "galateo", anzi, a volte le buone maniere allontanano, la cortesia affettata denota distacco: la gentilezza invece avvicina, perché è una forma di rispetto del mistero dell'altro, e quando ci si sente rispettati si ha meno paura di avvicinarsi e lasciarsi andare. Si sente spesso la frase: «Non vale la pena essere gentili». Eppure: l'essere gentili è una pena? Chi dice che non ne vale la pena, vive la gentilezza come un modo attraverso il quale vuole raggiungere un risultato. Le persone gentili sono come chi ama la montagna: godono dello splendido panorama quando arrivano sulla vetta. Ma gioiscono anche del cammino, e da soli o in compagnia sono felici nel gustarsi ogni singolo passo. Amano tanto la meta quanto il cammino che gliela fa conquistare. Perché ogni singola volta che il tuo metro quadrato entra in relazione con il metro quadrato delle persone intorno a te, tu hai il potere e l'opportunità di influenzare la loro vita, e la tua. Perché attraverso la gentilezza, puoi curare le ferite degli altri ma anche le tue, creare un circolo virtuoso di guarigione e benessere, cambiare il mondo per renderlo un posto più luminoso.
Anonimo -