Prima di introdurre la "storia poliziesca" nella letteratura, il maestro del genere si è messo alla prova indagando i misteriosi meccanismi del Turco, l'automa giocatore di scacchi che ha incantato e diviso un'epoca, la sua. Inventato nel 1770 dal barone ungherese von Kempelen per l'imperatrice Maria Teresa d'Austria, appassionata di magia e magnetismo, il curioso macchinario fu in seguito acquistato da Maelzel, l'inventore tedesco che lo implementò per esibirlo negli Stati Uniti: un automa capace di battere agli scacchi qualunque avversario. Ma cos'era davvero il Turco? Una diabolica meraviglia della tecnica, un'oscura creazione magica o solo un geniale inganno? In una nuova traduzione che ne mette in risalto le contrastanti tendenze all'esagerazione e alla precisione scientifica, un Poe detective e critico dissipa l'alone di mistero attorno al più controverso giocatore di scacchi della storia. Che risolvere l'enigma del Turco non l'abbia dunque ispirato a scrivere le sue detective stories?
Edgar Allan Poe è nato a Boston (USA) nel 1809 da una famiglia di attori girovaghi. Non ebbe modo di conoscerli approfonditamente poiché la madre morì quando ancora era un infante e il padre, alcolizzato, abbandonò la famiglia subito dopo la morte della moglie. Il piccolo Edgar fu quindi allevato da un ricco mercante di Richmond di nome John Allan.
Anche Edgar Allan Poe era solito deliziarsi dell'uso di alcool e gioco d'azzardo, motivo per cui John Allan lo estromise dal testamento.
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