Un viaggio nel tempo lungo undici racconti, da Mosca a Buenos Aires, passando da Calcutta e Berlino, per raggiungere infine le sponde del lago di Como. Un itinerario tortuoso quanto romantico per descrivere la natura erotica del calcio, l'unico gioco al mondo in cui l'umano istinto di possesso è sempre vanamente inseguito. La vita come metafora del calcio e non viceversa, il football come paradignama conoscitivo alla ricerca di un'esistenza libera e fuori controllo. In queste storie, come echi tra mondi solo apparentemente distanti si rincorrono le voci di uomini leggendari e sconosciuti, reali o forse solo sognati. Si passa da Lev Jascin a Pedro Calomino, da Zamora a Lutz Eigendorf, dal turco Kasparian a Gaspare Umile, inseguendo un pallone e cercando di dare risposta a una domanda che tutti prima o poi ci siamo chiesti: "Perché il calcio è così importante per la nostra vita?".
Anonimo -