Il 24 febbraio 2022 Vladimir Putin ordina allesercito russo di invadere lUcraina. Nel discorso alla nazione con cui annuncia loperazione speciale, Putin dice che vuole fermare il processo di accerchiamento della Nato e che intende liberare lUcraina dai nazisti. Le ragioni di Putin così le ha chiamate qualche fantasioso commentatore sono davvero queste o ciò che sta dietro a questa ingiustificata invasione è qualcosaltro? La prevalente narrazione della crisi ucraina, in linea peraltro con la propaganda russa, si avvale di categorie interpretative della guerra fredda. Al di là del fatto che non vi è nessun accerchiamento della Russia da parte della Nato, la storia presente ci dice che lordine multilaterale è crollato un bel problema per un Paese esportatore come la Russia e che Putin vuole avvicinare Mosca a Pechino perché ha capito che, in particolare con lEuropa, gli affari si ridurranno. Obiettivo del capo del Cremlino è fare della Russia il più importante fornitore di materie prime della fabbrica del mondo, la Cina. Per questo, Putin vuole lo scudo ucraino, territorio compreso tra i fiumi Nistro e Bug che si estende fino alle rive del Mar dAzov, nel sud del Donbas. È tra le aree più ricche del mondo in termini di potenziale di risorse minerarie. E, per quanto concerne le riserve di litio, già è al centro di un caso internazionale che coinvolge Europa e Cina, vicenda che precede di pochi mesi la guerra in Ucraina. Ma a Putin non basta, vuole colpire ancora lUE: lo fa, soprattutto, con la guerra del gas; e scaricando sullEuropa la più grande emergenza umanitaria dalla Seconda guerra mondiale ai nostri giorni. La guerra di Putin sta marcando la fine della globalizzazione e linizio del mondo nuovo. È quello del decoupling, ovvero del disaccoppiamento delle catene del valore: quella occidentale e quella asiatica. È anche il mondo in cui democrazie liberali e autocrazie hanno iniziato a contrapporsi.
Anonimo -