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La guerra delle materie prime e lo scudo ucraino. Ecco perché l'Europa è nel mirino di Putin - Giuseppe Sabella
La guerra delle materie prime e lo scudo ucraino. Ecco perché l'Europa è nel mirino di Putin - Giuseppe Sabella

La guerra delle materie prime e lo scudo ucraino. Ecco perché l'Europa è nel mirino di Putin

Giuseppe Sabella
pubblicato da Rubbettino

Prezzo online:
8,00
Disponibile in 4-5 giorni. la disponibilità è espressa in giorni lavorativi e fa riferimento ad un singolo pezzo
16 punti carta PAYBACK
Prodotto acquistabile con Carte Cultura e Carta Docente
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Il 24 febbraio 2022 Vladimir Putin ordina all'esercito russo di invadere l'Ucraina. Nel discorso alla nazione con cui annuncia l'operazione speciale, Putin dice che vuole fermare il processo di accerchiamento della Nato e che intende liberare l'Ucraina dai nazisti. "Le ragioni di Putin" - così le ha chiamate qualche fantasioso commentatore - sono davvero queste o ciò che sta dietro a questa ingiustificata invasione è qualcos'altro? La prevalente narrazione della crisi ucraina, in linea peraltro con la propaganda russa, si avvale di categorie interpretative della guerra fredda. Al di là del fatto che non vi è nessun accerchiamento della Russia da parte della Nato, la storia presente ci dice che l'ordine multilaterale è crollato - un bel problema per un Paese esportatore come la Russia - e che Putin vuole avvicinare Mosca a Pechino perché ha capito che, in particolare con l'Europa, gli affari si ridurranno. Obiettivo del capo del Cremlino è fare della Russia il più importante fornitore di materie prime della "fabbrica del mondo", la Cina. Per questo, Putin vuole lo "scudo ucraino", territorio compreso tra i fiumi Nistro e Bug che si estende fino alle rive del Mar d'Azov, nel sud del Donbas. E tra le aree più ricche del mondo in termini di potenziale di risorse minerarie. E, per quanto concerne le riserve di litio, già è al centro di un caso internazionale che coinvolge Europa e Cina, vicenda che precede di pochi mesi la guerra in Ucraina. Ma a Putin non basta, vuole colpire ancora l'UE: lo fa, soprattutto, con la guerra del gas; e scaricando sull'Europa la più grande emergenza umanitaria dalla Seconda guerra mondiale ai nostri giorni. La guerra di Putin sta marcando la fine della globalizzazione e l'inizio del mondo nuovo. E quello del decoupling, ovvero del disaccoppiamento delle catene del valore: quella occidentale e quella asiatica. E anche il mondo in cui democrazie liberali e autocrazie hanno iniziato a contrapporsi.

Dettagli down

Generi Politica e Società » Attualità internazionale » Politica e Istituzioni » Istituzioni e organizzazioni » Relazioni internazionali » Attivismo politico , Economia Diritto e Lavoro » Studi di Settore » Industria e servizi energetici

Editore Rubbettino

Collana Varia

Formato Libro

Pubblicato 16/05/2022

Pagine 52

Lingua Italiano

Isbn o codice id 9788849872934

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