Benedetto Croce è stato un interlocutore decisivo per molte generazioni di intellettuali italiani che si sono misurati con il suo insegnamento, consentendo o dissentendo, ma riconoscendone, in genere, valore e significato. Tra coloro che hanno avuto un rapporto più profondo e, al tempo stesso, più critico con Croce è stato, senza alcun dubbio, Gianfranco Contini Le Edizioni della Normale hanno scelto di ristampare questo suo scritto - che è anche un vibrante bilancio autobiografico - per il suo valore e la sua acutezza, ma anche perché esso può contribuire efficacemente a rafforzare la tendenza a riconsiderare la storia intellettuale del Novecento italiano da nuovi punti di vista critici, nei quali si intrecciano in modo fecondo ricerche storiche e indagini storiografiche. Il testo è preceduto da una introduzione di Michele Ciliberto che analizza alcuni aspetti della personalità e dell'opera di Contini, studiandone in modo particolare il rapporto con Croce.
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