Man Booker Prize for Fiction: tutti i libri che hanno vinto il premio
Il Booker Prize 2019 è stato vinto da Margaret Atwood e Bernardine Evaristo con i romanzi I Testamenti – la prima – e Girl, Woman, Other – la seconda. Non salivano sul podio due scrittrici dal 1992: la giuria infrange il regolamento per riuscire a premiare entrambe le autrici degne del prestigioso premio letterario
Il Man Booker Prize for Fiction, meglio conosciuto come Booker Prize, è il più importante premio letterario assegnato ogni anno al miglior libro scritto in lingua inglese e pubblicato nel Regno Unito e in Irlanda.
Istituito nel 1968, il riconoscimento ha da sempre portato fortuna a tutti coloro che sono riusciti ad aggiudicarselo. Tra i più importanti scrittori premiati ricordiamo, ad esempio, Ian McEwan con il suo romanzo Amsterdam (1998), Yann Martel con Vita di Pi (2002) ed anche successivi vincitori del Premio Nobel per la Letteratura, come Doris Lessing, Alice Munro e Kazuo Ishiguro.
E fino a questa edizione, erano solo tre gli scrittori che negli anni hanno vinto il premio per ben due volte. Si tratta di Hilary Mantel, vincitrice con Wolf Hall nel 2009 e con Anna Bolena, una questione di famiglia nel 2012; Peter Carey, primo classificato nel 1988 con Oscar e Lucinda e nel 2001 con La ballata di Ned Kelly; e John Maxwell Coetzee, vincitore nel 1983 con La vita e il tempo di Michael K e nel 1999 con Vergogna.
Ora si unisce a loro anche Margaret Atwood, 79 anni, scrittrice e poetessa canadese arrivata alla fama mondiale con il pluripremiato Il racconto dell’ancella, da cui è stata anche tratta una serie tv di successo. I Testamenti è il suo seguito.
La Atwood si è dichiarata molto contenta del riconoscimento e di poter condividere le attenzioni con un’altra grande scrittrice, Bernardine Evaristo, 60 anni, autrice inglese nota per le sue indagini sulle forme contemporanee del disagio femminile, in particolare in Dove finisce il mondo, e prima donna nera a ricevere il premio.
Tra gli altri finalisti del Booker Prize troviamo Lucy Ellmann con Ducks, Newburyport, romanziera britannica di origine americana vincitrice di diversi riconoscimenti letterari americani e inglesi; Chigozie Obioma con An Orchestra of Minorities, scrittore nigeriano professore all’Università del Nebraska-Lincoln, Stati Uniti, già finalista al Man Booker Prize nel 2015 con il suo romanzo d’esordio, I pescatori; Salman Rushdie con Quichotte, scrittore e saggista indiano naturalizzato britannico, costretto a fuggire nel Regno Unito e a vivere sotto protezione dopo la pubblicazione nel 1989 de I versi satanici, opera ritenuta blasfema che gli costò minacce di morte nel suo paese; e Elif Shafak con I miei ultimi 10 minuti e 38 secondi in questo strano mondo, autrice turca che scrive i suoi romanzi sia in turco che in inglese e le cui opere sono tradotte in più di trenta lingue.
I vincitori
I testamenti di Margaret Atwood
Sono passati 15 anni dalla conclusione de Il racconto dell’ancella e tutte le domande e i dubbio che erano rimasti in sospeso trovano ora risposte. Tre donne di Gilead, mettendo a rischio la loro vita, condividono la loro esperienza, la loro storia, e tornano a parlarci del regime che le ha rese schiave.
Girl, Woman, Other di Bernardine Evaristo
Evaristo racconta le storie di 12 personaggi, delle loro famiglie, degli amori e della loro vita attraverso gli anni, in Inghilterra. Un romanzo potente, vivace e contemporaneo che ha saputo crearsi una propria dimensione nella letteratura moderna.
L'albo d'oro
I vincitori precedenti del Booker Prize
Booker Prize 2018: Milkman di Anna Burns
Sorella di mezzo ha diciotto anni e nel suo quartiere cattolico è considerata una ragazza strana: ama leggere, si perde nella bellezza dei tramonti ed è stata vista girare con la testa di un gatto nella mano. Sua madre la vorrebbe già sposata e con un comportamento più accettabile ma non è quello che la ragazza vuole. La situazione peggiora ulteriormente quando entra nella sua vita un uomo di quarantun anni, legato ai gruppi paramilitari e noto come “il lattaio”. Appare ovunque, sembra che la perseguiti e tutti iniziano a pensare che Sorella di mezzo sia la sua amante. Ma cosa è successo veramente tra i due?
Booker Prize 2017: Lincoln nel Bardo di George Saunders
Stati Uniti, 1862. La Guerra civile imperversa sul territorio americano e il presidente Abraham Lincoln non solo deve riuscire a gestire la piaga che percuote il suo paese, ma deve fare i conti con un tremendo lutto che lo colpisce: Willie, il figlio prediletto di undici anni, è morto. I due però non sembrano avere intenzione di lasciarsi. Parte così il racconto di un viaggio. Tre guide accompagnano Willie Lincoln, morto senza sapere di esserlo, nel suo percorso nell’Aldilà e ci fanno scoprire un lato nascosto del più famoso Presidente degli Stati Uniti, che deve trovare la forza per continuare a vivere per la sua nazione.
Lincoln nel Bardo di George SaundersBooker Prize 2016: Lo schiavista di Paul Beatty
Bonbon è un afroamericano nato a Dickens, un ghetto nella periferia di Los Angeles. Cresce insieme a suo padre, un sociologo che lo ha sempre usato soggetto di studio per le sue controverse tesi sulla razza, che una volta attestate avrebbero dovuto risollevare le sorti economiche della famiglia. Ma il padre muore, ucciso dalla polizia in una sparatoria, e Bonbon resta con niente. Il ragazzo si sente perso e quando la sua città viene letteralmente cancellata dalle carte geografiche perché fonte di troppo imbarazzo per l’America esplode e decide di portare avanti un nuovo esperimento: ripristinare la schiavitù.
Lincoln nel Bardo di George SaundersBooker Prize 2015: Breve storia di sette omicidi di Marlon James
3 dicembre 1976. Mancavano due giorni allo “Smile Jamaica”, il concerto per allentare le tensioni politiche che si erano create nella nazione. Bob Marley è nella sua casa al 56 di Hope Road di Kingston, insieme alla moglie e al manager, quando alcuni individui armati fanno irruzione e cominciano a sparare, ferendo lo stesso Bob. Breve storia di sette omicidi racconta questo episodio di storia, riportando a galla domande e conseguenze sulla vicenda tenute celate per molto tempo.
Breve storia di sette omicidi di Marlon JamesBooker Prize 2014: La strada stretta verso il profondo Nord di Richard Flanagan
Dorigo Evans è un medico della Tasmania deportato in un campo di prigionia in Giappone per lavorare alla costruzione della linea ferroviaria tra Bangkok e la Birmania, la Ferrovia della morte. Durante la prigionia farà di tutto per sopravvivere e aiutare i compagni a superare le tremende condizioni in cui sono tenuti. Come unico sostegno, il ricordo di una tresca d’amore avuta anni prima con la moglie di suo zio: pochi attimi che si trasformano ora in preziosi ricordi capaci di salvargli la vita.
La strada stretta verso il profondo Nord di Richard FlanaganTutti gli scrittori che hanno vinto il Man Booker Prize for Fiction
1969: Something to Answer For di Percy Howard Newby
1970: The Elected Member di Bernice Rubens
1971: In uno Stato libero di V. S. Naipaul
1972: G. di John Berger
1973: L'assedio di Krishnapur di James Gordon Farrell
1974: Il conservatore di Nadine Gordimer ex aequo Holiday di Stanley Middleton
1975: Calore e polvere di Ruth Prawer Jhabvala
1976: Saville di David Storey
1977: Staying On di Paul Scott
1978: Il mare, il mare di Iris Murdoch
1979: La casa sull'acqua di Penelope Fitzgerald
1980: Riti di passaggio di William Golding
1981: I figli della mezzanotte di Salman Rushdie
1982: La lista di Schindler di Thomas Keneally
1983: La vita e il tempo di Michael K di John Maxwell Coetzee
1984: Hotel du Lac di Anita Brookner
1985: The Bone People di Keri Hulme
1986: Vecchi diavoli di Kingsley Amis
1987: Incontro in Egitto di Penelope Lively
1988: Oscar e Lucinda di Peter Carey
1989: Quel che resta del giorno di Kazuo Ishiguro
1990: Possessione di Antonia Susan Byatt
1991: La via della fame di Ben Okri