In arte Zerocalcare, all’anagrafe
Michele Rech è il più importante e acclamato fumettista del panorama italiano.
Nasce il 12 dicembre 1983 a Cortona, in provincia di Arezzo, da padre romano e madre di origine francese. Trascorre la prima parte della sua infanzia in Francia e poi si trasferisce a Roma in zona Rebibbia. Frequenta il Lycée Chateaubriand, dove inizia a produrre i primi fumetti. Tra questi ve n'è uno sulle tragiche giornate del G8 di Genova nel 2001 che già rivela una dote innata nel descrivere eventi di cronaca attraverso l’immagine e una sana dose di ironia.
Collabora sin da subito con artisti emergenti offrendo le proprie immagini per manifestazioni, copertine di magazine autoprodotte o CD. Collabora a Radio Onda Rossa, e dal 2003 come illustratore del quotidiano Liberazione, e del settimanale e del mensile La Repubblica XL, oltre che con la sezione online di DC Comics.
La vita dell’illustratore non è facile, infatti per potersi permettere di pagare l’affitto lavora dapprima come controllore aeroportuale e poi come insegnante privato.
Il successo arriverà solo quando il fumettista
Makkox (Marco Dambrosio), decide di produrre il primo albo a fumetti di Zerocalcare, intitolato
La profezia dell’armadillo. L’armadillo è un personaggio constante nella produzione di Zerocalcare e in una intervista l’autore dichiara proprio essere una sua proiezione soggettiva. Il volume ebbe un grande successo con ristampe e riedizione a colori nel giro di pochi anni.
Apre anche
un blog dove pubblica fumetti autobiografici molto esilaranti e nel 2012 ottiene il
premio Macchianera come Miglior disegnatore. Sempre neò 2012 esce
Un polpo alla gola ed anche questa pubblicazione ha un enorme successo, con due tirature esaurite nella sola fase di prevendita.
Iniziano così altri lavori impegnati come il murales all’entrata della metropolitana di Rebibbia di circa 40 metri, o il reportage internazionale a fumetti
Kobane Calling, che tratta il conflitto tra curdi e Stato islamico.
Nel 2017 arriva il successo di
Macerie Prime, in collaborazione con Repubblica TV.
Le sue opere vengono riprese anche dal mondo del teatro e del cinema, oltre all’attenzione di musei e gallerie che iniziano ad allestire sue personali come quella del 2019 del museo d’arte moderna di Roma MAXXI.
I fumetti animati di
Rebibbia Quarantine, storie che raccontano la situazione della popolazione italiana sotto la pandemia di Covid 19, lo consacrano definitivamente attraverso il pubblico televisivo grazie al programma Propaganda Live, su La 7 che lo vede ospite.
Tra gli ultimi albi pubblicati c’è il natalizio
A babbo morto, in cui ancora una volta racconta il disordine sociale della nostra epoca in cui però i protagonisti sono babbo natale, la befana e i folletti.
Nel novembre 2021 esce su Netflix la serie animata
Strappare lungo i bordi in cui Zerocalcare è autore e interprete.
Su
Zerocalcare potremmo dire ancora moltissimo ma niente è più immediato che sfogliare i suoi albi illustrati, le sue graphic novel dove riesce a intrecciare fatti di cronaca con personaggi totalmente fantastici. La satira che si percepisce nelle opere di Zerocalcare non è mai scontata, anzi arriva tagliente e pungente là dove altri non sono riusciti.