E diventato il simbolo della lotta per la libertà: non solo la sua personale ma quella di un intero paese. Ricchissimo, alla guida di un colosso del petrolio, ha commesso un unico, grande errore: finanziare l'opposizione a Putin. Imprigionato con l'accusa di evasione fiscale, è stato oggetto di una campagna che lo ha bollato come «ladro», traditore della patria. Dal suo arresto nel 2003, il quarantottenne ex miliardario è diventato una bandiera della fragile opposizione russa. La cella, i lavori forzati in Siberia, un'altra lunga condanna, però, non ne hanno fiaccato lo spirito e dalla prigionia ha continuato a lanciare messaggi di speranza che hanno trovato in tutto il mondo interlocutori attenti. Il libro raccoglie gli articoli che Chodorkovskij ha scritto per diversi giornali e riviste russe e straniere; le interviste che ha rilasciato alle maggiori testate di tutto il mondo e la corrispondenza con alcuni grandi scrittori russi contemporanei: Boris Akunin, Ludmila Ulitskaya e Boris Strugatzki.
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