Questa storia si apre con una donna nuda, morta con la cintura di un accappatoio attorno al collo, ma che non è detto sia stata strangolata. Continua con un sospettato mezzo siciliano, mezzo tunisino e mezzo croato, misterioso per intero. Si inoltra in unoperazione di contrasto al narcotraffico, che potrebbe essere legata al delitto ma anche no. Insomma: è una storia in cui quasi niente è come sembra. Poche le certezze, per il puntiglioso ispettore Giovanni Armani e lacido procuratore Giacomo Cacciaguerra, che indagano sullomicidio a fianco ma preferirebbero starne ben lontani del disastroso ma inspiegabilmente fortunato agente Salvo Buonfine. E pensare che Armani, quando in seguito a una tragedia sul lavoro ha dovuto farsi trasferire da Milano, aveva pensato che la questura di Como, città dorigine della sua famiglia, sarebbe stata un porto tranquillo. Eppure, forse, tra i colpi di scena di uninvestigazione complicata si nasconde anche un colpo di fulmine. Dopo la fortunata tetralogia riminese con protagonista Costanza Confalonieri Bonnet (che torna in un prezioso cameo anche in questo nuovo romanzo), Gino Vignali cambia atmosfere e personaggi ma mantiene intatti il tono scanzonato e il ritmo incalzante che contraddistinguono i suoi fortunati gialli. Suspense, erotismo, umorismo sono gli ingredienti vincenti di un romanzo che, giocando abilmente con dubbi e ossessioni, incertezze e desideri, incanta il lettore in un riverbero di luci e ombre. Come lacqua del lago, quando sembra calma ma non lo è.
Anonimo -