«Guglielmo aveva straordinarie doti di intelligenza e di saggezza: per questo era ricevuto con ogni onore nei palazzi dei re e dei grandi signori. Ogni volta che un monastero restava privo della sua guida, subito re, conti e vescovi insistevano presso di lui perché ne assumesse la direzione per riformarlo: infatti i cenobi di cui si era preso cura rifiorivano superando ogni altro per santità di vita monastica e per ricchezza. Egli stesso era solito assicurare che se in ogni monastero i monaci avessero osservato le prescrizioni della regola, non avrebbero mai sofferto la mancanza di nulla, come fu ampiamente dimostrato nei cenobi a lui affidati». (Rodolfo Glabro)
Anonimo -