Il Rapporto, giunto alla sua quinta edizione, rappresenta un osservatorio del tutto indipendente per le venti regioni italiane, e prende in esame i principali interventi nazionali, regionali e comunitari nel campo delle politiche per le imprese con i relativi flussi di spesa aggiornati al 2006, con la struttura di obiettivi e l'allocazione delle risorse effettivamente realizzata dai singoli 'policy maker' coinvolti. Vengono proposti, accanto alle ricostruzioni regionali dei flussi, approfondimenti tematici (nelle passate edizioni si sono affrontati i temi delle politiche per la ricerca e l'innovazione, per l'internazionalizzazione, per l'imprenditorialità femminile, per il sostegno al capitale di rischio) e alcune valutazioni sull'efficacia delle politiche messe in atto. Nel Rapporto di quest'anno si offre un'ampia sezione dedicata alla domanda di politiche da parte delle imprese: lo studio della domanda si basa sull'analisi dei risultati di un'indagine di campo (5421 casi) svolta 'ad hoc' e orientata a raccogliere informazioni originali sull'articolazione e sulle caratteristiche specifiche della domanda delle imprese, cercando di individuare possibili aree di interesse per la politica economica, al di là della pura e semplice erogazione di fondi. Si tratta quindi di associare a singole tipologie di imprese aree critiche, problemi e prospettive che possono utilmente servire per orientare almeno parte della numerosissima e ridondante strumentazione nazionale e regionale esistente. Nel volume si presentano: le risorse e gli orientamenti registrati nel 2006, le tendenze degli ultimi anni, un esteso approfondimento dedicato alla domanda di politiche pubbliche da parte delle imprese, una ricostruzione dei diversi lavori applicati per la valutazione, associando ad essa un'analisi dei flussi fiscali connessi, un capitolo dedicato all'evoluzione territoriale delle politiche per la ricerca e per l'innovazione. Un approfondimento è rivolto infine al comportamento delle imprese e agli investimenti per la riduzione dell'impatto ambientale, anche in seguito ai cosiddetti "incentivi verdi". Contributi di Pierluigi Ascani, Carlo Andrea Bollino, Raffaele Brancati, Davide Ciferri, Federico Falcitelli, Andrea Maresca, Paolo Polinori, Caterina Sensenhauser.
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