"Accanto a Omero i Greci collocavano, come loro secondo grande poeta, il beota Esiodo. Con lui si schiude una sfera sociale ben diversa dal mondo dell'aristocrazia e dalla sua cultura. Soprattutto il più recente e paesano dei due poemi d'Esiodo che ci restano, gli Erga"", dà il quadro più perspicuo della vita del ceto contadino nella madrepatria greca sul finire del secolo VIII e reca complemento essenziale alle nostre nozioni circa la vita del popolo greco nel periodo più remoto, ricavate da Omero, figlio della Ionia. Importanza specialissima ha poi quest'opera per la conoscenza dell'evoluzione della cultura greca. Se Omero mette anzitutto in piena luce il fatto fondamentale che ogni cultura muove dalla formazione di un tipo d'umanità aristocratica, che sorge col promuovere volutamente le qualità dell'eroe e signore, in Esiodo si rivela la seconda grande sorgente della cultura: il valore del lavoro. Il titolo ""Le Opere e i Giorni"", che i posteri diedero al poema gnomico di Esiodo, lo dice perfettamente. Non solo la lotta dell'eroe cavalleresco con l'avversario che l'osteggia in campo, ma anche la lotta silenziosa e tenace del lavoratore con la dura terra e con gli elementi ha il suo eroismo e promuove qualità di valore eterno per la formazione dell'uomo."" Werner Jaeger L'edizione comprende anche: Anonimo, ""Omero ed Esiodo, la loro stirpe, la loro gara"" Testo greco a fronte."
Anonimo -