Antropologo anarchico, critico radicale della disuguaglianza economica e sociale, David Graeber ha scritto per tutta la vita sugli effetti negativi della globalizzazione e come abbia favorito la disciplina del lavoro e il controllo sociale
«Uno dei più importanti pensatori dantropologia dei nostri tempi». Journal of the Royal Anthropological Institute
I quattro saggi da cui è composto questo volume corrispondono alle ricerche che David Graeber intraprese negli anni Ottanta del secolo scorso alluniversità di Chicago. Raccolti in volume con altri nel 2007, sono uno studio antropologico delle origini del capitalismo. Visto il carattere totalizzante di questultimo, esaminarle dà modo di riflettere sulle infinite possibilità alternative, sempre presenti, di intendere e di vivere le relazioni sociali, i desideri, il mondo. Buone maniere, individualismo, gerarchia, proprietà, una critica (alla critica) del consumo, il ribaltamento dei modi di produzione, la creatività sociale e il feticismo, sono solo alcuni dei temi affrontati in questa raccolta. Graeber, anarchico e tra i più brillanti antropologi della sua generazione, ha partecipato al movimento altermondialista ed è stato tra i principali agitatori di Occupy Wall Street.
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