"Nato a Licopoli, in Egitto, nel 205 d.C., quando ormai il pensiero cristiano si era diffuso in tutto l'impero romano e i movimenti religiosi contemporanei accoglievano sempre più le nuove suggestioni mistiche ed esoteriche provenienti dall'Oriente, Plotinio è certo l'ultimo grande filosofo del pensiero antico. A Roma, dove insegnò per ventisei anni, nutrì e raccolse intorno a sé un cenacolo di discepoli, tra cui il fedele Porfirio, che narrò la vita del maestro e diede sistemazione definitiva ai suoi trattati, le ""Enneadi"". Partendo dalle dottrine di Platone, ma arricchendole di elementi mistici e religiosi, Plotino pose al centro del suo sistema filosofico l'uno, principio assoluto e trascendente, divinità suprema e causa prima di tutti gli esseri, che non può essere afferrato dalla nostra mente, ma solo intuito, ignorando e abbandonando il mondo per raggiungere, con un atto mistico, l'unione spirituale con esso. Dall'uno procede ed emana ""come un'irradiazione, come la luce del sole, splendente intorno ad esso"" l'intelletto, che a sua volta si suddivide nelle Idee archetipe, modello di tutta la realtà e nelle quali ""gli esseri esistono ancora prima del loro esistere nel mondo"". Proprio all'intelletto e alle sue successive articolazioni è dedicata la quinta ""Enneade"", presentata qui nella nuova traduzione di Marco Ninci, che, grazie a un'approfondita introduzione e a un puntuale commento, ci guida alla scoperta del pensiero plotiniano, dove rivive, in forme rinnovate e complesse, la più alta speculazione greca. Testo greco a fronte."
Anonimo -