In Tibet Shiné è la pratica del "calmo dimorare" nonché il nome di un famoso dipinto di un monaco nell'atto di inseguire un elefante nero, ovvero la sua mente. L'inseguimento consta di nove stadi, che lo condurranno infine alla meditazione Lhagmthong, la pratica della visione profonda o analitica che ha inizio con il decimo e undicesimo stadio e che gli consentirà di raggiungere l'illuminazione. Ci muoviamo nel testo seguendo tale sentiero. A piccoli passi sul tetto del mondo. Che cosa ci rimane del Tibet dopo il cammino? Di cosa possiamo fare tesoro? Oggi la meditazione sta entrando sempre di più nella vita di noi stressati occidentali. Integrando la meditazione nella nostra quotidianità possiamo ottenere benefici non solo per noi stessi, ma anche per gli altri e per il nostro mondo.
Anonimo -