Dopo "Le penne del drago" e "Il sartorello coraggioso", ecco il fiore delle "Mille e una notte" negli incantevoli quadri di Ol'ga Dugina: destrieri meccanici in volo per i cieli dell'Oriente e splendide principesse insidiate da perfidi vecchiacci, principi intrepidi e sovrani ora crudeli ora gabbati. Harem in cui regine fedifraghe, ancelle e schiavi-amanti intrecciano giochi d'amore che costeranno la vita a troppe innocenti. Bazar dai profumi di spezie in cui si aggirano ladroni in vesti di mercanti, astute schiave agili nella danza e dal pugnale facile, giovani ingenui e belli. Ma anche buoi, asini e galli parlanti, animali spesso più astuti di uomini e donne nel favoloso mondo che ha per protagonisti "Shahrazad", "Alì Babà e i quaranta ladroni", "Il bue e l'asino", "Il cavallo d'ebano" e che ci rivela "Come finì la storia di Shahrazad".
Anonimo -