Pokémon Day
Gotta catch ‘em all!

Il loro nome deriva dalla commistione delle parole inglesi “pocket" e "monsters”, letteralmente mostri tascabili. Il nome è stato con un accento sulla E, appositamente per evitare che le persone anglofone non pronunciassero quella lettera. Con un aspetto che evoca animali reali in alcuni casi, creature preistoriche o draghetti in altri, coesistono con gli esseri umani. Ritornati in auge dopo 20 anni grazie al videogioco per smartphone Pokémon Go, con cui è possibile catturarli con la realtà aumentata, vantano milioni di fan, o per meglio dire, di allenatori.
Lo scopo del gioco, originariariamente creato per il Game Boy prodotto da Nintendo è quello di catturarli e farli combattere con quelli degli avversari. Dal videogioco il  colorato mondo di Snorlax, Pikachu o Geodude è diventato protagonista di serie tv,giochi di carte e da tavolo, fumetti, film e naturalmente merchandising di ogni tipo.
Il loro ideatore è l’informatico giapponese Satoshi Tajiri, dipendente Nintendo, che ebbe l'intuizione di sfruttare l’abitudine dei bambini giapponesi dell'epoca, di collezionare insetti per sviluppare un nuovo gioco. Nacquero quindi in terra nipponica nel 1996 Pokémon Rosso e Pokémon Verde, per poi diffondersi nel giro di due anni negli Stati Uniti e poi in Europa.

Lo slogan dei Pokémon è Gotta catch ‘em all! (“acchiappali tutti”), richiamando la principale attività prevista dal gioco.