"Roberto Finzi non indaga tanto l'antisemitismo - quanto il pregiudizio che si annida o può annidarsi anche in chi è assolutamente scevro da ogni forma di antisemitismo e anzi lo condanna e cerca di spiegarlo per combatterlo. Tutti e tre i protagonisti di questi saggi sfatano, rifiutano, respingono l'antisemitismo. Non è molto importante che due di essi - Marx e Lombroso - siano ebrei, perché può esistere pure, in chiunque, una contorta violenza autolesiva, presente anche nella storia dell'ebraismo, col famoso `odio ebraico di sé', che può essere spiegato e umanamente compreso quale reazione convulsa e sofferta alle persecuzioni, ma che rimane, intellettualmente, un fenomeno regressivo e può oggettivamente portare acqua all'antisemitismo pure più becero e feroce, come del resto è avvenuto." Dal saggio introduttivo di Claudio Magris
Anonimo -