Giuseppe Prezzolini definì Fuschini il più grande scrittore cattolico vivente. Nei suoi libri e nei suoi numerosi elzeviri ha raccontato spesso di una Romagna aspra, sanguigna, di forti contrapposizioni che adesso non ci sono più. Fra lui e i ravennati era nata un amicizia profonda, basata sulla stima e sul rispetto reciproco.
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